“Goliarda oltre lo specchio” – Lettere e Biglietti della scrittrice siciliana
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“Goliarda oltre lo specchio” – Lettere e Biglietti della scrittrice siciliana

«Sono caduta tante volte, eppure eccomi qua, in piedi, che ti scrivo. Anzi ultimamente sono venuta alla conclusione che le persone che non cadono, in realtà è perché non stanno in piedi».

Ci siamo lasciate suppergiù così, io e Goliarda Sapienza. Era uno degli ultimi articoli che le avevo dedicato, dopo aver preso L’arte della gioia come una crociata personale fin dai tempi della sua pubblicazione per Stampa Alternativa. Due anni fa, quando ne ho scritto per l’ultima volta raccontavo di “lenzuoli” da stirare, odore di limoni, la pace che si prova cadendo: se si cade è perché bisogna rialzarsi. Si parlava di uno sguardo sulla scrittura “alla Goliarda” che avevo nominato: Alle cadute di tutte le guerre. Ora ritrovo, da qualche settimana, Goliarda Sapienza in libreria grazie a La Nave di Teseo che ha pubblicato Lettere e biglietti, un epistolario inedito della scrittrice siciliana.

 

Il libro raccoglie lettere e bigliettini sparsi che Goliarda aveva destinato a Citto Maselli (suo primo amore e compagno), una serie di registi e amici e colleghi che spaziano dal mondo del cinema a quello della cultura e alle amiche, alle sue donne. Le donne di Goliarda hanno Sapienza dentro, come un segno distintivo, un dna. Pur diverse tra loro, attraverso le parole di Sapienza si comprende che le considera rami dello stesso albero, vite che nascono dallo stesso ceppo.

«Solo essendo donne così come la natura ci ha voluto possiamo trovare la strada per esprimerci e tu sei donna in tutte le cose positive e ricche che questa parola racchiude e sono sicura che troverai la tua espressione presto, sicura di te come tu eri sicura di me.»

Il resto dell’articolo, lo trovate su EXLIBRIS20

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